VILLASIMIUS 2003


Documento conclusivo approvato nell'assemblea di Villasimius del 16 maggio 2003

L'Associazione nazionale dirigenti del ministero della Giustizia, riunita nella 7a assemblea annuale, ribadisce che il proprio obiettivo primario consiste nello sviluppo permanente della professionalità degli associati, nell'interesse del miglioramento del servizio giustizia.

Nella continua interazione con le altre componenti del sistema giudiziario - ministero, rappresentanze del personale, magistratura, avvocatura - i dirigenti ricercano la creazione di sinergie per la conduzione di progetti integrati che vedano la partecipazione di tutti gli attori.

A partire dall'obiettivo di riduzione del debito giudiziario, i dirigenti intendono esercitare un ruolo attivo e partecipativo, chiedendo di essere sentiti nelle diverse problematiche nelle quali sono in grado di esprimere il punto di vista di specialisti interni all'organizzazione. A questo fine è indispensabile ridefinire il ruolo del dirigente all'interno di un sistema giudiziario che, in coerenza con il dettato costituzionale e le normative sulla dirigenza pubblica, preveda specifiche attribuzioni e le correlate responsabilità gestionali.

A corollario, occorre ridefinire lo status del dirigente giudiziario, individuando significativi parametri di riferimento delle diverse tipologie di posizione, secondo regole di trasparenza e criteri organizzativi adeguati. In tale ambito sarebbe auspicabile che la valutazione delle professionalità dirigenziale fosse affrontata con una visione sistemica nel processo di valutazione della produttività degli uffici giudiziari (con riferimento alle sperimentazioni in atto) e nel quadro del controllo di gestione.

I dirigenti giudiziari individuano nella formazione permanente lo strumento primario per il miglioramento della professionalità, con particolare riguardo alla formazione manageriale mirata agli specifici bisogni del sistema giudiziario. Occorre, inoltre, avviare iniziative di formazione congiunta indirizzata a dirigenti amministrativi e capi degli uffici (al fine di creare una cultura organizzativa comune, nel rispetto dei diversi ruoli). Si propongono altresì iniziative che vedano il coinvolgimento comune di dirigenti, magistrati, avvocati ed eventuali altre categorie di personale, su temi specifici di natura giuridica (ad es., t.u. spese di giustizia, casellario, ecc.) e/o organizzative (informatica, processo telematico, difesa d'ufficio, ecc). Le iniziative proposte dovrebbero coinvolgere tutta la dirigenza amministrativa, sia degli uffici giudiziari che del ministero (compresi gli ispettori) al fine di creare un linguaggio e un approccio comune ai problemi.

Per la concreta realizzazione dei progetti di miglioramento del servizio giustizia, non si può, infine, trascurare l'obiettivo della crescita integrata e coerente di tutte le professionalità appartenenti all'amministrazione (quadri, specialisti, personale operativo) attraverso il completamento dei processi di riqualificazione, di valorizzazione dei profili specializzati e dello sviluppo di un adeguato sistema premiante.

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Arrivederci a Trieste nel maggio 2004